martedì 19 agosto 2014

Elucubrazioni sull'universo Femminile

La riflessione parte da un post letto su Facebook che in qualche modo mi ha turbato.

Cosa spinge una donna sulla trentina, bella ed intelligente, a desiderare un figlio in provetta da un donatore sconosciuto, che crescerà da sola?

Voglio affrontare la questione con un approccio laico.
Un figlio ha bisogno di entrambe le figure genitoriali, e il fatto che si possa crescere ANCHE senza di una delle due (io sono cresciuto orfano di mamma) non vuol dire che non sia traumatico o che sia eticamente giusto.

Fare un figlio non è solamente una questione di ovuli e spermatozoi, di cambiare pannolini o comprare giocattoli e vestitini o decidere le decorazioni della cameretta.

E' fare violenza su se stessi per sopportare il tanfo della merda e del vomito che devi pulire a tutte le ore, soprattutto quelle meno opportune.
E' sentirsi una merda perchè non trovi 20 minuti di fila da dedicare alla tua igiene personale.

E' aver voglia di lanciarlo dalla finestra dopo quattro ore di pianto ininterrotto a cui non c'è una spiegazione (o, se c'è, non c'è mai rimedio istantaneo).
E' sentire la disperazione di non saper rispondere a quella richiesta di aiuto.

Questo non vuol dire che fare i genitori non sia meraviglioso. Un dentino che spunta, un vestitino che non gli entra più, una faccia buffa fatta per caso regalano una felicità in grado di farti dimenticare qualsiasi sofferenza.

Ma un figlio ha bisogno di più.
Un figlio non si può "fabbricare" per appagare un ancestrale istinto di maternità o di perpetuazione del proprio io.
I figli dovrebbero essere il frutto di un progetto di vita, fatto della stima e del reciproco sostegno di due individui.

Voglio convincermi che si tratti di una questione genetica, ma un figlio sentirà sempre l'assenza della controparte genitoriale che gli è stata negata, a prescindere dalla felicità e dalla quantità di amore e cure che gli si potrà donare.

E questo lo farà sentire, nel fondo del suo cuore, sempre un po' incompleto.

Se avete amore da dare, adottate un cane, possibilmente da un canile.

 

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